Engineering Metrics: la cartina tornasole della mentalità del team

cto show engineering metrics emanuele blanco moneyfarm

Misurare è fondamentale. Ma non è un’azione fine a sé stessa… anzi!

Nel CTO Show #012 ho parlato con Emanuele Blanco, CTO di Moneyfarm, di Engineering Metrics e di come implementare queste metriche in azienda rappresenti un vero e proprio cambio di mentalità, con il fine ultimo di far lavorare al meglio il team.

Guarda il video e fammi sapere cosa ne pensi in un commento!

Performance e impatto sul Business

L’obiettivo finale del team tech è portare valore al cliente finale e al business: per questo la misurazione delle performance tramite la valutazione delle corrette Engineering Metrics ha come scopo finale migliorare la capacità del business di creare valore.

Insomma, tutta un’altra storia rispetto al valutare il conteggio di righe di codice scritte!

In un business, soprattutto se non grande, bisogna prestare attenzione al valore che il singolo può portare al team e, in ultima analisi, al business.

Come? Ne parliamo dal minuto 00:49.

Engineering Metrics

Misurare non è semplice: richiede commitment e investimento, nello processo, nella rilevazione e nell’analisi.

Ma quali sono le metriche fondamentali da analizzare?

Con Emanuele Blanco parliamo di 4 metriche imprescindibili:

  • Deployment Frequency
  • Lead Time
  • Mean Time to Recover
  • Change-Failure Rate

Ne parliamo dal minuto 6:42.

Rendere visibili le metriche

Le metriche sono solo numeri: il senso e il valore nasce dal contesto.

E la grande sfida di un CTO è comunicare il contesto al team: renderlo visibile insieme alle metriche.

Anche la variazione della singola metrica può avere una diversa interpretazione a seconda della fase in cui si trova l’azienda e della sfida che sta affrontando: se sto abbattendo un monolite per farne un’architettura a microservizi, in quel momento il mio Mean Time to Recover sarà molto alto, ma ovviamente si tratta di una situazione temporanea.

Come rendere visibili le metriche al team?

Ne parliamo dal minuto 17:42.

Da dev a CTO: un cambio di paradigma e di mentalità

Il primo grattacapo di un CTO è il cambio di mentalità che si ha nel passaggio al C-role.

L’obiettivo non è più “scrivere bene il software”, ma fare il software migliore possibile per raggiungere gli obiettivi dell’azienda.

Quando si diventa CTO, il team si allarga: non solo il tech team, ma anche la C-suite (CEO, CFO…) a cui spiegare chiaramente, usando lo stesso linguaggio del business, perché certi interventi e investimenti rendono realizzabile lo stesso business plan!

Ne parliamo dal minuto 33:58

I Must Learn di CTO Mastermind

  • Accelerate di Nicole Forsgren, Jez Humble, Gene Kim: un’analisi accademica delle peculiarità degli High Performing teams in collegamento alle 4 metriche di cui si è parlato nel CTO Show.
  • Radical Candor di Kim Scott: per dare contesto al Team Tech, bisogna imparare a dire le cose come stanno, senza indorare la pillola e con semplicità. Comunicando anche il motivo di certe decisioni non semplici.
  • A Seat at the Table di Mark Schwartz: uno dei pochi libri che affronta il tema della comunicazione fra CTO e Leader Tecnologici e “board” (CEO, CFO…), con consigli per imparare a parlare il linguaggio del business.

Connettiti e confrontati con i tuoi pari

Entra in CTO Mastermind, dal 2018 la Community originale dei Tech Executive italiani. Connettiti con i tuoi pari, confrontati sulle tue priorità, prendi decisioni migliori e accedi a strumenti, contenuti ed eventi esclusivi.

Tags: business, engineering metrics

More Similar Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere